I 400 ANNI DEL MERCATO DI RHO!
- Lega RhoPero
- 16 lug 2018
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COMUNICATO STAMPA
Rho, Targa celebrativa Mercato di Rho
Simone Giudici (Lega): “Mercato del Lunedì, 400 anni di storia per celebrare la vocazione commerciale rhodense”
Milano, 16 luglio. “Il Mercato del Lunedì di Rho rappresenta uno dei più grandi mercati storici della Lombardia, una tradizione che a breve compirà 400 anni di vita, la cui genesi viene fatta risalire al lontano 14 luglio del 1618, come sancito da un proclama della dominazione spagnola di quel periodo sul Ducato di Milano, che ne consentì l’avvio per il successivo 1 ottobre 1618.” Lo afferma Simone Giudici, consigliere regionale della Lega al Pirellone in occasione della targa celebrativa dedicata al mercato, svelata nella giornata di oggi.
“Il primo di ottobre – prosegue Simone Giudici – si terrà la festa per i 400 anni effettivi del mercato, con il patrocinio di Regione Lombardia; ho voluto quindi approfittare dell’occasione odierna per chiedere al Governatore Attilio Fontana di partecipare ai festeggiamenti di quest’autunno, che costituiranno un grande evento per la nostra Città.”
“il mercato infatti è la rappresentazione tangibile di una comunità ed è giusto sottolinearne la storia e l’importanza. Oggi come allora costituisce un punto di riferimento per tutta la zona, non solo per Rho, una tradizione legata a doppio filo ad una spiccata vocazione commerciale propria del nostro Comune, risalente addirittura agli anni remoti del medioevo.”
“Il ‘compleanno’ del mercato cittadino rappresenta però anche la giusta occasione per una riflessione che, al di là della valenza storica e celebrativa dell’evento, è più che mai attuale. Non bisogna dimenticare infatti l’importanza di tutelare il commercio, ambulante e non, inteso non soltanto come professione economica, ma addirittura come modo di essere e di vivere. Oggi questa pratica è in pericolo a causa di una grande distribuzione troppo agevolata e spesso sregolata, che mette in ginocchio i negozi di vicinato e attività che hanno consentito di vivere dignitosamente a generazioni intere di rhodensi. Occorre quindi trarre le giuste lezioni dal passato – conclude Simone Giudici – per evitare di compromettere nel futuro un patrimonio di grande valore.”
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